Quante volte la dipendenza dal caffè è così abitudinaria da non rendersene conto. Si bevono tazzine di espresso senza sentire nulla. Almeno una tazza al giorno, se non due o tre, completamente amare o con almeno due cucchiaini di zucchero e magari un po’ di latte.
Decide di abbandonare la caffeina è spesso una scelta dettata da altri problemi di salute. O quanto meno una scelta ponderata. Chi solitamente ne fa uso (e consumo), non si toglie l’abitudine facilmente.
Solo dopo aver rinunciato al caffè ci si rende conto di quanto uno ci faccia affidamento. Stare svegli fino a tardi, sapendo che un espresso o una tazza di caffè ti aspettano al mattino. Per poi incrociarne un’altra a metà mattinata. E una dopo pranzo, in alternanza fino a sera. Per non parlare dell’ultimo dopo cena.
I primi giorni senza caffeina sono davvero duri, ma piano piano ci si disintossica, ebbene sì, la parola disintossicazione avviene anche per una bevanda come il caffè. Crea dipendenza. E solo quando smetti realizzi che i battiti rallentano e tutto prende un’altra struttura.
Come ci si sente a non bere caffè
Nonostante tutti i suoi benefici che abbiamo descritto in questo articolo, il caffè a volte non va così d’accordo con il fisico. Quando si smette, la pelle diventa morbida e liscia. Il sonno migliora e ci si sente più riposati, senza bisogno di un pisolino in modo inappropriato. L’energia è possibile recuperarla da altre fonti, come l’esercizio fisico. Si beve più acqua, l’ansia e il nervoso diminuiscono in modo drastico.
Alla lunga nonostante che sia una vera e propria disintossicazione, lenta e continua (soprattutto mentale), si riesce a farne a meno. Ancora di più se prima la tazzina era la metà della sigaretta. Chi fuma infatti, prende ancora più caffè durante la giornata. Prenderlo per il gusto di sentire il sapore. Non come dipendenza.
Non abusatene: una giusta quantità di caffè non supera le due tazzine al giorno.