Lo studio globale Dyson sulla polvere rivela che, nonostante la pandemia, sono in molti a pulire solo quando la polvere è evidente, lasciando in casa batteri invisibili a occhio nudo e potenzialmente dannosi.
Dyson ci offre un quadro particolare sul rapporto tra persone e pulizia. All’inizio della pandemia da COVID-19 nel 2020, si è presto diffusa una sensazione di panico rispetto alla pulizia della casa, e in molti hanno preso l’abitudine di pulire più spesso di quanto facevano prima. Ancora oggi, si continua a farlo di frequente, affinché la casa possa essere un luogo pulito e soprattutto salubre. Ma le persone puliscono nel modo giusto?
Tramite i risultati del proprio Studio Globale sulla Polvere, condotto su 12.309 intervistati in 11 Paesi – compresa l’Italia – si indaga sulle abitudini e sui comportamenti di pulizia. Approfondendo la consapevolezza di ciò che si nasconde nella polvere domestica. E il potenziale impatto che questa può avere sul benessere delle persone.
Abitudini e frequenza delle pulizie
In fatto di abitudini e cleaning routine, lo studio rivela che ben il 66% degli intervistati italiani programmano con attenzione il momento da dedicare alle pulizie. Un dato inco. Il 26% degli italiani (e il 44% del totale degli intervistati a livello globale, in crescita rispetto al 33% del 2020), infatti, rimanda le pulizie fino a che non vede già polvere o sporco sul pavimento.
Fortunatamente però, il Belpaese è ai primi posti per alcuni comportamenti virtuosi. Ben il 38% degli italiani fa una pulizia giornaliera tra le 5 e le 7 volte a settimana (32% la media generale). Il 72% si dedica a una pulizia profonda almeno una volta al mese (63% la media generale). Abitudini che erano già piuttosto consolidate, poiché solo il 44% dichiara di aver incrementato la propria frequenza di pulizia nell’ultimo anno. Rspetto invece a un 46% in media su tutti i Paesi coinvolti nello studio (con picchi del 52% e 66% in Cina e Turchia). Fanalino di coda il Giappone, dove il 90% degli intervistati non pulisce in maniera approfondita nemmeno una volta al mese.
Strumenti e metodi di pulizia
Ma quali sono gli strumenti più amati nell’affrontare le pulizie di casa? L’aspirapolvere è al primo posto, usato dal 77% degli italiani seguito da pulitori a vapore per tappeti (29%) e scope a vapore (20%). Ciononostante, anche se gli aspirapolvere sono ritenuti i più efficaci nella rimozione della polvere domestica, un panno bagnato rimane uno strumento di pulizia per il 70% degli italiani.
Come utilizzare l’aspirapolvere al meglio
Per sfruttare al massimo la tecnologia degli aspirapolvere Dyson, è possibile seguire alcune accortezze, come quelle segnalate da Tom McVey, Associate Principal Engineer.
1. Scegliere il modello adatto alle proprie esigenze
Aspirapolvere diversi sono studiati per tipi diversi di pavimento e ampiezza delle superfici da pulire. Scegliere quello giusto per la propria casa farà la differenza in termini di facilità e velocità delle operazioni. La gamma di aspirapolvere Dyson include diversi modelli progettati per soddisfare specifiche esigenze di pulizia.
2. Aspirare lentamente
Questo darà all’apparecchio più tempo per rimuovere lo sporco, soprattutto sporcizia, detriti e polvere nascosta. La polvere contiene infatti acari, allergeni, batteri e virus che possono annidarsi in profondità su mobili imbottiti e tappeti.
3. Ripassare sullo stesso punto – ma non troppo
Secondo gli studi Dyson, aspirare più volte una zona aumenta le possibilità di pulirla meglio, ma superate le 2 o 3 passate non ci saranno particolari miglioramenti.
4. Aspirare poco e spesso
Aspirare frequentemente le zone a maggiore passaggio aiuterà a evitare che lo sporco si accumuli e venga spinto in profondità nel pavimento. Usare un aspirapolvere senza filo può aiutare in questo senso, perché elimina la necessità di estrarlo da un armadio, collegarlo alla presa, portarlo in giro per casa, ecc.
5. Utilizzare le impostazioni corrette
La maggior parte degli aspirapolvere offre opzioni diverse per adattarsi al tipo di pavimento e alle preferenze degli utenti. L’aspirapolvere senza filo Dyson V15 detect Absolute, ad esempio, dispone di modalità Boost per lo sporco ostinato e di modalità Eco per una pulizia generale; in alternativa, la modalità Auto può farsi carico di questa decisione e adattarsi in maniera intelligente al tipo di pavimento, ma anche alla quantità di polvere rilevata grazie all’integrazione di un sensore piezoelettrico.
6. Usare l’accessorio giusto per ogni impiego
Potrebbe richiedere tempo, ma scegliere con attenzione bocchetta e accessori può fare la differenza in fatto di performance e facilità d’uso.
7. Prendersi cura dell’aspirapolvere
Effettuare la regolare manutenzione indicata dal libretto di istruzioni, come lavare i filtri e svuotare il serbatoio, farà sì che l’aspirapolvere possa compiere il proprio dovere il più a lungo possibile – con un risparmio di tempo e soldi nel lungo periodo.