Il whisky è come un abito delle grandi occasioni: ci vuole precisione e pazienza per ottenere un prodotto esclusivo. Così come il sarto sceglie i tessuti, l’affinatore sceglie le botti per dare vita a un distillato unico nel suo genere
“Atelier” è la nuova collezione 2022 firmata Dream Whisky e ispirata al mondo della moda e delle boutique sartoriali, dove nascono abiti su misura curati nei minimi dettagli.
“Come un sarto cura le proprie creazioni, regalando al committente l’emozione di indossare un capo che lo rappresenti interamente, così abbiamo voluto fare con i nostri single cask. Noi selezionatori e affinatori scegliamo la botte come un sarto sceglie il tessuto, e come lui decidiamo il modello e lo stile cucendo su misura i profumi del whiskey, facendo sì che ogni bottiglia risulti diversa e unica. Proprio come un abito indossato per le grandi occasioni.” racconta Marco Maltagliati, socio fondatore dell’etichetta Dream Whisky.
Tre sono le etichette che compongono la collezione “Atelier”, ispirata a tre modelli di eleganza femminile. A ciascuna di esse, Federico Mazzieri e Marco Maltagliati – imbottigliatori indipendenti e soci fondatori di Dream Whisky – hanno dato un nome di donna. Dafne è l’irriverente e schietta, come il whiskey dai profumi vegetali e di camino. Donatella è il whiskey nato da ricerca, sperimentazione e azzardo, infine Giorgia è la donna che vedi e non dimentichi.
“Atelier” è disponibile presso il whisky club, anche sede operativa, Dreamhouse, che si trova a Milano, in via via Pietro Colletta 17. Oppure sul sito https://dreamwhisky.com/imbottigliamenti/
Atelier: le tre etichette per la collezione whisky
La nuova collezione 2022 firmata Dream Whisky è composta da tre etichette, ispirate a tre modelli femminili e contraddistinte da storie, caratteri e profili aromatici molto differenti tra loro.
1. L’irriverente: DAFNE
“Il tappo di legno arancione colpì lo sguardo di entrambi. Avvicinandoci capimmo che quel barrel, circondato da gemelli, aveva un dettaglio differente. Due colpi di martello e il tappo saltò. Quello che non ti aspetti, pervase le nostre narici… Era lei, irriverente, schietta e che non chiede permesso. Sapori unici e decisi ci fecero partire per un viaggio temporale riportandoci alle nostre prime esperienze di selezionatori. Un tappo color arancio, un dettaglio, una botte unica” racconta Federico Mazzieri, socio fondatore di Dream Whisky.
Se dovessimo trovare una similitudine per descrivere questo whiskey, Dafne è come una passeggiata primaverile verso un rifugio di montagna, in cui panorami dolci ci conducono a profumi vegetali e ricordi di camino. Sentori di miele si mischiano con note di cenere e fumo di legna aprendo la strada a fieno di alpeggio e maggese. Trascorsi alcuni minuti l’evoluzione olfattiva avanza verso sentori terziari delicati non invadenti. Note di legno d’acacia, radice di liquirizia e spezie come paprika e pepe rosa. Affinato in barrel ex-Bourbon di primo passaggio, questa botte ha modellato l’alcol di questo spirito rendendolo gentile e regalandogli sentori pieni e complessi.
Note principali: fumo, minerale, avvolgente.
2. Un mix di sperimentazione e azzardo: DONATELLA
“Malta, perchè quella botte ha un ananas disegnato sul piattello?” chiese Federico bighellonando per il magazzino. “Ho fatto un esperimento e non ti ho detto nulla, ho messo del whisky in una botte di rum e per ricordarmelo ho disegnato un ananas. È buono? Non lo so, ma ormai è trascorso più di un anno, assaggiamolo!” rispose Marco. Due colpi di martello e fu subito magia… “Il nostro lavoro è cosi, fatto di ricerca e azzardi. A volte escono opere d’arte e a volte si sbaglia, ma come si dice spesso: chi non risica non rosica” afferma Marco Maltagliati, socio fondatore di Dream Whisky.
Donatella si palesa al naso senza paura di mostrare subito quello che è. Con la sua potenza e sicurezza è in grado di stupire regalando un ammaliante profumo di campo di margherite, anice, miele di castagno e mela cotta. Il primo sorso non si scorda mai, mela, zucchero di canna e violetta. L’evoluzione nel bicchiere è paragonabile ad una performance dal vivo, scalda il pubblico e poi stupisce nel finale, note di ghiacciolo al tamarindo si alternano a un succo di mandarino con un tocco d’anice, solo nel lungo finale arrivano le note tropicali del rum, un tropico fresco con papaya, pesca e ananas caramellato. Fa un affinamento in barrel ex-Bourbon di primo passaggio e finish in botte che ha contenuto per i vent’anni precedenti Rum Demerara.
Note principali: floreale, fruttato, zuccherino.
3. Il whisky bello e impossibile: GIORGIA
“Quando acquistammo Giorgia, anni fa, non volevano farcela assaggiare. Il motivo: non era un whiskey per tutti ed era l’ultima botte rimasta. Ma noi non siamo tutti, siamo due, siamo italiani e abbiamo voglia di essere sedotti e così riuscimmo ad assaggiare questo whiskey. La trattativa andò per le lunghe ma alla fine ci riuscimmo. Per noi Giorgia è la bella e impossibile, la donna che vedi e non dimentichi fino a quando non riesci ad offrirle un caffè, lei che spicca fra tante e che non ti fa dormire la notte” racconta Federico Mazzieri.
In Giorgia note tropicali di banana e ananas si uniscono a profumi di ciliegia sotto spirito e carruba. L’evoluzione nel bicchiere è rapida e imprevedibile, già dalla seconda inalazione troviamo amarene, cuoio e cacao, quello fresco che si mette sul tiramisù. Evolvendo, il gusto si arrotonda creando una sinfonia che suona note di gelato alla banana, granita di mandorle e affogato all’amarena, il finale è confortante e prepara la bevuta ad un nuovo sorso. Fa un affinamento in Hogshead ex-Pedro Ximenz e finish in barrel ex-rum giamaicano. Il legno ha donato a questo whisky un colore unico e un corpo straordinario, note di frutta rossa matura e cioccolato si alternano con infinita lunghezza.
Note principali: tropicale, fruttato, fresco.