Baby monitor: come prevenire gli attacchi cyber

Quando si parla di bambini, la sicurezza è la prima cosa e Panda Security lo sa bene. Per i genitori moderni i baby monitor rappresentano un affidabile alleato per tenere sott’occhio i propri bimbi. Tuttavia, questi dispositivi potrebbero nascondere delle insidie a livello informatico. Vediamo come proteggere i nostri dati e i nostri piccoli dai cyber attacchi. 

dispositivo baby monitor

Cos’è un baby monitor e come funziona

Il baby monitor è sicuramente uno degli apparecchi più apprezzati dai genitori del mondo di oggi, insieme a tanti altri strumenti digitali che vengono utilizzati per prendersi cura dei propri bambini, soprattutto durante i primi mesi di vita. Questi dispositivi funzionano come dei walkie-talkie. Infatti, normalmente, un baby monitor è formato da due componenti comunicanti in grado di trasmettere, in tempo reale e da una certa distanza, i rumori provenienti dalla stanza in cui si trova il bambino. Sul mercato si trovano diversi modelli: tra i più moderni vi sono anche quelli dotati di videocamera, utili per avere una sorveglianza dettagliata a 360°.

È importante però prestare attenzione ai pericoli a cui questi dispositivi possono esporre. Difatti, anche i baby monitor possono essere preda di attacchi informatici, proprio come qualunque altro dispositivo connesso a Internet. In questo Panda Security – leader nel settore di sicurezza informatica – ci viene in soccorso.

Quali sono i rischi per i baby monitor

La loro vulnerabilità a livello informatico rappresenta un’opportunità allettante per i cybercriminali per accedere e impossessarsi dei dati privati altrui. Attraverso la connessione Wi-Fi di casa, essi possono così risalire a tutti i dispositivi ad essa connessi come smartphone, computer, TV, frigorifero, aspirapolvere ecc. 

E i baby monitor non sono da meno. Anzi, in quanto dispositivi elettronici, anch’essi sono dotati di indirizzo IP, che permette loro di comunicare tramite connessione alla rete Wi-Fi. In questo caso, il tallone d’Achille è indubbiamente rappresentato dal router, cioè il punto debole da cui gli hacker cercano di entrare per connettersi ai baby monitor.

Come può avvenire un attacco hacker

Le principali modalità attraverso cui questi criminali possono intrufolarsi all’interno delle proprie mura domestiche sono tre: la prima (che è anche la più difficile) consiste nell’effettuare un accesso a internet non autorizzato al router; la seconda può avvenire tramite un accesso da remoto al router, oppure, infine, tramite un accesso locale al router.

La prima possibilità è più remota in quanto prevede una modifica diretta delle impostazioni di base, mentre per gli altri metodi basta accedere alla pagina di amministrazione del router da Internet o da una rete WAN.

Come proteggersi

Di seguito Panda Security propone alcuni suggerimenti per proteggere la propria rete domestica e il baby monitor da accessi indebiti:

  • Mettere in sicurezza il router wireless, creando una password Wi-Fi sicura e aggiornando periodicamente il firmware del router 
  • Impostare una password complessa e altrettanto efficace anche per il baby monitor
  • Aggiornare il firmware della telecamera 
  • Disattivare i servizi di DDNS e port forwarding o il protocollo UPnP: cioè impedire il trasferimento di dati da un dispositivo all’altro attraverso le impostazioni della telecamera;
  • Registrare l’hardware presso il produttore e rimanere al passo con i vari aggiornamenti che vengono man mano rilasciati
  • Ultimo, ma non meno importante, disattivare l’accesso da remoto alla telecamera. Questa funzione è molto utile perché consente di avere un video live streaming mentre si è fuori casa. É una funzione molto comoda quanto rischiosa dal punto di vista cyber. Per cui l’unica barriera è creare una password efficace e sicura… insomma, a prova di hacker!

Con questi semplici passi sarà possibile tenere al sicuro il proprio bambino, ma anche i propri dati, preservando la rete domestica da ospiti indesiderati.