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Come è cambiato il rapporto con il cibo dopo il Covid

cibo post covid

Dal ruolo dei social media alla diffusione dell’American food in Italia, alla crescita esponenziale del cibo ed e-commerce come volano per l’economia nazionale. L’analisi di Calicantus porta alla luce i comportamenti di acquisto diffusi nel nostro Paese. E in Europa, oltre alle tendenze digitali che prenderanno piede nei prossimi anni.

I contenuti che riguardano il cibo e gli alimentari sui social media, dopo il periodo della pandemia hanno rafforzato la loro influenza sulla popolazione. Orientando le scelte d’acquisto, della generazione Z in modo particolare. Le ricerche in corso sul fenomeno hanno evidenziato come l’82% degli Zoomers abbia infatti interagito con i post dedicati al food anche dopo il 2020.

Mentre il 70% si è lasciato ispirare per provare un nuovo snack, il 47% ha seguito i trend promossi sui social. Il 45% si è incuriosito al cibo sensoriale. Solo in Italia, nel 2020 si sono registrati oltre 1,59 milioni di post a tema food (+ 57.4 % rispetto al 2019). Un fenomeno certamente indotto dalla permanenza forzata in casa, ma che vede tutt’oggi un importante cambiamento nel comportamento alimentare della popolazione. Dato che il 54% degli italiani segue i food influencer per ricevere consigli culinari.

Un trend in crescita, quello dei social, anche Europa

Un sondaggio del 2022 in ha evidenziato che il 56% delle persone intervistate, dai 13 ai 39 anni ha voluto seguire le tendenze in voga sui social media per preparare i pasti. Il 47% ha continuato a postare foto sul cibo. E un terzo delle persone si è rivolto ai social per scoprire nuove ricette.

Tra le categorie di contenuto più popolari il cibo sensoriale, l’organizzazione della dispensa e il Mukbang, trend coreano con rappresentazioni divertenti. Ma anche consigli nutrizionali, ricette “casalinghe” da poter riprodurre facilmente a casa. Consigli per evitare gli sprechi e riutilizzare in modo creativo gli scarti deglialimenti.

Proposte per cimentarsi in cucina con la famiglia. Ricette fantasiose per le intolleranze, allergie o orientamenti alimentari particolari. Il canale maggiormente utilizzato per la condivisione dei contenuti è Instagram (75,64% del totale). Seguito da Facebook e Twitter. Incisivo anche il ruolo di Youtube per l’esperienza di acquisto. In qualità di guida step by step, il canale sta infatti rivoluzionando il modo in cui gli acquirenti scoprono i nuovi prodotti disponibili sul mercato.

Il 75% concorda sul fatto che l’esperienza personalizzata di Youtube migliori il classico percorso di acquisto per il cibo, offrendo spunti inaspettati

Durante il video le persone stanno già pensando alla possibilità di scoprire nuovi prodotti. Non solo social ma anche pubblicità, media e l’offerta di film on demand risultano preponderanti nell’orientamento delle tendenze alimentari in Italia. Anche il Belpaese infatti aderisce all’immaginario correlato al cibo made in USA. Dal 2020 impazza sul web l’American Food, spesso connesso alle mode del momento e alla cultura popolare.

Assaggiare quello che gli italiani vedono nei film è una vera e propria esperienza per i clienti, così come collezionare le confezioni colorate degli snack made in USA. Ne è un esempio Affamati USA che, nata nel novembre 2019 ha registrato immediatamente un’impennata delle vendite e ha segnato una crescita del 116% nel 2021 e del 5,7% nel 2022.

Segue a ruota il tema del food e-commerce, trend in rapida crescita in Italia così come in tutta Europa. Si stima che nel 2022 il settore food nel mondo del commercio online abbia registrato una crescita del 17%. Ad oggi il 44% dei grandi brand del comparto food siano presenti online.

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