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Generazione Alpha, come sarà il consumatore del 2030

Generazione Alpha

Generazione Alpha: semplicità, immediatezza, soddisfazione istantanea e personalizzazione sono le caratteristiche chiave per un customer journey di successo

Cresciuta in un mondo dove la tecnologia è immediata e a portata di mano la Generazione Alpha rompe con il passato, differenziandosi profondamente da quelle precedenti. I suoi membri stanno crescendo e presto si affacceranno al mondo dei consumi. Faranno acquisti con il proprio denaro e interagiranno con i brand seguendo i propri criteri. Non si accontenteranno della situazione attuale e pretenderanno di più.

In che modo le aziende dovrebbero prepararsi ad affrontare le aspettative tecnologiche e sociali del consumatore del futuro? Per aiutarle ad affrontare questo cambiamento e a interagire con i nuovi consumatori, Infobip ha realizzato in collaborazione con BVA Doxa, la ricerca “Generazione Alpha, come sarà il consumatore del 2030?”. Delinea il profilo di una generazione più a suo agio a interfacciarsi con la tecnologia che con gli esseri umani. Il che forse non sorprende vista l’abitudine a utilizzare gli smart device fin dalla più tenera età.

Smartphone, pc e consolle

Tra i 6 e i 15 anni, il 91% ha, infatti, utilizzato uno smartphone per connettersi a Internet, l’84% una smart TV, il 77% ha preferito computer portatile e tablet e il 73% la console per i videogiochi. Oltre ad essere il device più utilizzato, lo smartphone è anche quello maggiormente posseduto. Il 60% degli intervistati ha dichiarato di aver ricevuto il primo telefono cellulare tra i 6 e gli 11 anni.

Questo approccio precoce alla tecnologia smart si riflette nel modo in cui i ragazzi della Generazione Alpha comunicano. Interagiscono con amici e familiari attraverso i canali digitali e la grande maggioranza è esperta di messaggistica istantanea. Il 67% degli intervistati tra 11 e 15 anni utilizza, infatti, WhatsApp per parlare con mamma e papà.

Percentuale che raggiunge l’83% quando si tratta di rimanere in contatto con gli amici, dimostrando fin dalla giovane età una netta preferenza per le comunicazioni digitali. Inoltre, la ricerca di informazioni e consigli è fortemente legata ai dispositivi tecnologici. Tra gli 11 e i 15 anni, l’80% dei ragazzi li utilizza per fare i compiti. Mentre si affidano sempre più a Google, YouTube, social media e influencer quando cercano notizie di attualità (66,7%) o informazioni sui prodotti (57,7%).

Inoltre, il 48% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare chatbot e assistenti vocali più volte durante la settimana. Il 60% dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni li preferisce nella ricerca di informazioni proprio per la loro immediatezza e velocità di risposta.

Entro il 2030, i primi membri della Generazione Alpha saranno adulti e inizieranno ad avere interazioni dirette con le aziende.

In qualità di clienti, avranno aspettative elevate in termini di fluidità e semplicità dell’esperienza d’acquisto così come soddisfazioni istantanee.

Non solo semplicità, immediatezza e soddisfazione, anche la personalizzazione giocherà un ruolo fondamentale. La Generazione Alpha si aspetta di essere trattata come un individuo con interessi e valori propri. Per questo motivo le comunicazioni dovranno essere mirate, basate sull’analisi delle informazioni che desiderano ricevere. E sugli eventi che innescano esperienze contestuali all’interno del customer journey.

Qualsiasi cosa cerchino, si aspetteranno che vengano inviate offerte via e-mail, SMS o WhatsApp con suggerimenti di prodotti e promozioni attinenti. Le aziende dovrebbero quindi sfruttare i dati relativi al comportamento. Ma anche al sentiment dei clienti per personalizzare la messaggistica, il tipo di contenuto e la tempistica.

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