Germi e batteri: dove si trovano in casa, e cosa fare

Germi e batteri: periodo di pandemia sinonimo di lotta a questi piccoli parassiti e ove possibile, ai virus. Ma sapete dove proliferano maggiormente? E come debellarli? Ve lo spieghiamo noi!

Germi e batteri non amano proprio tutte le superfici e tutti i materiali: adorano ricrearsi e soffermarsi in particolare su alcuni punti ben precisi all’interno di tutte le case. Secondo una ricerca dell’Università dell’Arizona le superfici più sporche sarebbero anche le più improbabili: gli asciugamani, ad esempio, sarebbe peggio della tavoletta del wc…

Prendete in mano il disinfettante, l’aspirapolvere e azionate la lavatrice dedicata a questo tipo di lavaggio. Nel frattempo scoprite dove si nascondono.

LE LENZUOLA

Potremmo definirla come casa degli acari: lo sapete che il letto ospita mediamente circa 1.5 milioni di acari e quasi 10 milioni di cellule epiteliali che disperdiamo? Per superare questo non piccolo problema, lenzuola e federe andrebbero cambiati una volta alla settimane e lavate a 60°. Il ferro da stiro sarà loro la difesa principale grazie al vapore.

Gli ASCIUGAMANI

L’umido che trattengono è sicuramente terra di germi. nell’89% dei casi si tratta di batteri coliformi, i peggiori per i problemi gastrointestinali. Nel 25,6% hanno invece trovato l’Escherichia coli, un batterio molto pericoloso che vive nel nostro intestino ma che se alterato crea gravi problemi alla pancia. A quanto pare, gli specialisti consigliano di lasciarli in acqua e disinfettante per almeno un’ora prima di lavarli in lavatrice a 90°.

LE SPUGNE

L’happy hour per funghi e muffe si consuma a bordo delle spugne, sia che siano per i piatti che per lavarsi sotto la doccia. Se volete disinfettarla realmente, andrebbe lasciata a bagno in una soluzione fatta con una parte di candeggina e nove parti di acqua per pochi secondi. Se odiate la puzza della candeggina, vi viene in aiuto il microonde: basta farla bollire li dentro in un contenitore adatto.

GLI AURICOLARI

Se non amate le cuffie grandi, sappiate che siete a rischio. Alcuni studi internazionali hanno confermato che le orecchie di chi usa gli auricolari, sono invase da batteri. L’esposizione allo stafilococco è purtroppo continua.

ACCESSORI TECNOLOGICI

Tra cellulari e tastiere, via libera allo stafilococco aureo, causa della maggior parte delle infezioni (tra cui quelle ospedaliere). Si è dimostrato che le tastiere contengono 400 volte i batteri di una tavoletta del wc. Se volete evitare o quanto meno diminuire il rischio, lavatevi sempre le mani prima e dopo il loro utilizzo, non mangiate alla scrivania e disinfettateli spesso.

I SOLDI

L’oggetto condiviso in tutto il mondo meno pulito e più usato: la bellezza di 130mila batteri su ogni singola banconota, ma non sono escluse le monete. Mai mettere le mani in bocca dopo il loro utilizzo, se possibile, disinfettarsi dopo averli toccati.

I CUSCINI

Che siano quelli sul divano o quelli sul letto, poco si differenzia, perchè sono sempre a contatto con la testa e il sudore. Ma anche con gli animali di casa, ove si facciano salire. L’utilizzo del vapore in modo continuo e abbastanza spesso, riesce a tenere lontani germi e batteri.

PUPazzi e bambole

Quante volte li abbiamo abbracciati, ci abbiamo pianto sopra, abbiamo riempito i nostri letti non solo da giovanissimi. Ecco, sappiate che tutto ciò è sbagliato. Sono uno dei luoghi preferiti dai germi: vanno lavati spesso a temperature basse e se possibile spruzzate con uno spray antiacaro.

I JEANS

A quanto pare è il tessuto stesso a trattenere i batteri a diretto contatto con la pelle. Il consiglio è quello di lavarli dopo tre volte che si indossano.

IL REGGISENO

Altro capo sotto accusa è sicuramente il reggiseno, anche questo a diretto contatto con la pelle e il sudore. Quindi luogo di prolificazione a go-go. Non deve essere indossato più di due o tre volte, e va lavato con acqua calda e sopone delicato. Se ha il ferretto, meglio appenderlo senza infilarlo in asciugatrice. Quelli sportivi vanno lavati a 60° e ogni volta dopo il loro utilizzo.