Latte scaduto

Il latte scaduto non deve necessariamente essere buttato. Se la data di scadenza è ormai passata, lo si può comunque utilizzare nelle proprie attività domestiche

Quante volte capita di dimenticarsi in frigorifero il latte già aperto, che poi scade e non può più essere bevuto? Tante volte, forse troppe. Ma non c’è problema, perché ci sono diverse soluzioni anti-spreco per prendersi cura di sé, della propria casa, dell’ambiente e anche del proprio portafoglio utilizzando il latte scaduto. Alcuni suoi possibili utilizzi sono veramente sorprendenti. Può essere infatti usato come fertilizzante per le piante, per un trattamento di bellezza, durante le pulizie e come gel lenitivo. Perfette soluzioni green in grado di trasformare il latte scaduto in una risorsa preziosa. 

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Prendersi cura delle piante

La bella stagione, con il sole che illumina gli angoli di casa fino a tarda sera, rappresenta una buona occasione per riempire il proprio balcone o la terrazza di piante colorate. Una volta scelte le piante preferite, dopo averle piantate e posizionate, è necessario prendersene cura, perché hanno bisogno di molte attenzioni.

Acquistare prodotti specifici, però, può essere costoso. Per eliminare o ridurre le spese, potrebbe essere conveniente partire con ciò che si ha in casa. Il latte, anche quello scaduto, è un ottimo fertilizzante per la terra, ricco di vitamine e sali minerali. Va diluito con un po’ d’acqua e versato sul terriccio, ogni 10-15 giorni in primavera ed estate. Il suo utilizzo deve però essere calibrato in base al tipo di pianta e a ciò di cui ha bisogno.

I momenti migliori della giornata per fertilizzare il terreno sono la mattina e la sera. I risultati, se il trattamento riesce, sono osservabili anche dopo pochi giorni, perché i concimi liquidi penetrano facilmente nella terra e vengono assorbiti velocemente dalle radici.

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Latte scaduto: ingrediente principale di una maschera viso

La sensazione che si prova quando ci si prende cura del proprio viso con una maschera, chiudendo gli occhi e godendosi un po’ di silenzio o la compagnia della musica preferita è fantastica. Il latte, anche scaduto, e il limone sono due ingredienti eccezionali per una maschera nutriente. Sarebbe cosa buona e giusta fare la maschera al viso una volta alla settimana, meglio di sera. Anticipata da una sauna per il viso che dilata bene i pori.

Una volta struccato e deterso il viso, dopo aver fatto la sauna, ecco che entra in azione il latte. É sufficiente riempire una tazza di latte caldo, aggiungerci un po’ di limone e intingerci un dischetto di cotone, lasciando che assorba bene il liquido. La maschera va distribuita su tutto il viso, facendo attenzione ad escludere la zona occhi. Il tempo di riposo della maschera è di circa 10 minuti, al termine dei quali il viso va risciacquato delicatamente alternando acqua calda e acqua fredda, in modo tale da favorire la circolazione del sangue. La crema idratante è un must. Per finire: burro cacao sulle labbra, per sentirsi più belli ed energici.

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Rafforzare e illuminare i capelli con un impacco a base di latte

I capelli, così come il viso, hanno bisogno di essere nutriti in profondità ogni settimana. L’impacco a base di latte, ingrediente protagonista anche in bagno, è una soluzione efficace per rendere i capelli più forti e luminosi. Così da potersi sbizzarrire in diverse acconciature senza il rischio che i capelli si spezzino o non appaiano al massimo della loro bellezza.

Il latte, insieme a un po’ di yogurt, miele e olio dà nuova vita alla chioma. Gli ingredienti e le loro quantità variano in base alla tipologia di capello. L’impacco, diversamente dalla maschera, deve essere applicato sui capelli asciutti. Per questo, potrebbe essere una bella idea immergere il corpo in un bagno rilassante con candele e un bel libro da leggere mentre l’impacco agisce, per poi procedere a sciacquare accuratamente i capelli.

L’impacco deve agire per un tempo maggiore (15-20 minuti) rispetto a quello richiesto da una maschera (5-10 minuti). Inoltre, la consistenza molto diversa da quella della maschera e non c’è da allarmarsi se i capelli, dopo, sembreranno unti. Sarà anche più difficile sciacquarlo via, ma i risultati saranno sorprendenti.

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Il latte scaduto per le pulizie più difficili

La pelle non scamosciata è un materiale che rende eleganti gli oggetti d’arredamento e gli utensili, oltre che i vestiti e gli accessori. Nasconde, però, un’insidia: se si macchia, difficilmente può essere riportata allo stato pulito. Soprattutto se si tratta di pelle bianca, la quale palesa le macchie di sporco. Il latte è un ottimo smacchiatore naturale, da utilizzare immediatamente una volta accortisi della macchia.

Se la macchia è più ostinata, come quella del vino, è meglio riscaldare leggermente il latte, passarlo delicatamente sulla macchia e, nel caso di indumenti, procedere con il lavaggio. La pelle non è l’unico materiale che ben si presta alla pulizia con il latte. Anche la vernice, che acquisisce lucentezza. É sufficiente strofinare la superficie, sempre con delicatezza, con un panno prima bagnato e poi asciutto.

La stessa modalità può essere utilizzata per pulire le superfici in cuoio. Anche l’argenteria può trarre benefici dal latte, che con l’aggiunta del succo di limone è un ottimo brillantante.

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Alleviare il dolore di punture e scottature

Il fastidio provocato da punture di insetti è diverso da quello insorto a causa di una scottatura. Entrambi, però, hanno qualcosa in comune: rendono insofferenti chi li prova. Il latte scaduto, anche in questo, può aiutare. Infatti, ha ottime proprietà lenitive che inibiscono leggermente il dolore e il prurito, comunque da trattare in maniera più accurata e approfondita anche con l’aiuto di un dottore.

Tutto ciò che bisogna fare è immergere un dischetto di cotone nel latte, così come si fa per la maschera viso, e passarlo delicatamente sulla zona ferita o bruciata, senza fare pressione, né sfregare. Se non si riscontrano benefici, è possibile provare ad aggiungere un po’ di farina d’avena. Ma sempre con cautela e attenzione. Senza esagerare. Il latte sarà un prezioso aiuto, ma non risolverà l’intero problema.

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PULIZIA PROFONDA DELLE MANI

Con il latte scaduto si può anche fare una pasta lavamani in grado di eliminare i residui solidi o liquidi anche più ostinati, come quelli dell’olio e del grasso. Molto spesso capita di dover fare dei lavori in casa in cui è richiesto l’utilizzo di composti che ungono facilmente, come appunto il grasso, senza sapere poi come eliminarlo dalle mani.

É frequente anche trovarsi, presi dalla voglia di cucinare una buona crostata homemade, a non riuscire a togliere i residui di pasta cruda dalle proprie mani. Per non parlare dell’olio di ricino, utilissimo per nutrire ciglia, capelli e unghie, ma difficilissimo da sciacquare. La pasta lavamani che occorre per eliminare ogni residuo si ottiene mischiando il latte con farina d’avena o di ceci, fino ad ottenere una consistenza quasi cremosa, tipo scrub, ricca di granuli, in grado di scrostare le mani efficacemente.