Attenzione alle truffe! Mai condividere QR Code, diffidare dalle offerte di viaggio troppo allettanti e porre attenzione alla struttura degli e-commerce. I cyber attacchi sono dietro l’angolo.
L’estate è ormai entrata nel vivo e oltre 15 milioni di italiani si apprestano ad andare in vacanza. In questa occasione, prima di partire, ci si preoccupa sempre di proteggere la propria abitazione, lasciata disabitata per giorni, da possibili incursioni di ladri o da altri imprevisti. Una volta in viaggio, si tengono sotto controllo denaro ed effetti personali per non incorrere in furti o smarrimenti che potrebbero rovinare gli agognati giorni di ferie.
Attenzione, però. Per godersi il riposo in piena tranquillità bisogna abituarsi a proteggere anche il proprio patrimonio digitale, ossia l’insieme dei dati personali che si utilizzano online. Il suggerimento arriva da CybeRefund, startup e società benefit specializzata nella difesa e nel risarcimento contro i cyber attacchi con la piattaforma e app NautiLux.
In estate sono diverse le occasioni in cui ci si può trovare esposti al rischio di attacchi hacker o furti di dati, sia in vacanza che nel periodo che precede la partenza. Quali sono le più critiche?
GREEN PASS, ATTENZIONE A NON “SFOGGIARE” IL PROPRIO QR CODE O A SCARICARLO DA FONTI INATTENDIBILI
Tenendo conto che il 10% dei cyber-attacchi portati a termine lo scorso anno è stato a tema Covid-19, bisogna ricordare che il QR code del nuovo documento contiene numerosi dati relativi alla nostra identità, alle vaccinazioni effettuate e allo stato di salute. Non condividere mai il proprio green pass in forma di QR code sui social network, né mostrarlo a nessuno se non alle autorità che possano richiederne la visione. Diffidare dai codici che arrivano in maniera inattesa o da fonti non ufficiali, e comunque utilizzare sempre, per scannerizzare, lettori certificati.
ACQUISTI ONLINE, COME AGUZZARE GLI OCCHI SUI SITI DI E-COMMERCE
Tentati dai saldi per gli ultimi acquisti prima di partire, o ancora impegnati nell’acquisto online di biglietti per voli, treni o traghetti? Potrà sembrare banale, ma è sempre importante ricordarlo: uno dei momenti in cui più si rischia di essere vittime di truffe o di furti di dati è quello dello shopping online. Prima di inserire online qualsiasi informazione personale o finanziaria occorre assicurarsi che il sito in cui ci si trova sia legittimo e sicuro. Bisogna essere certi che nella URL compaiano “https” e l’icona di un lucchetto chiuso, che il nome del sito sia corretto e non contenga errori di battitura. La Partita IVA deve sempre essere indicata (è rintracciabile nel menu in basso sul sito o sulla scheda del negozio).
WI-FI PUBBLICI: MAI CONNETTERSI PER OPERAZIONI DELICATE
Quando in vacanza si è a corto di dati, può essere molto comodo collegarsi a una rete pubblica e gratuita. Attenzione, però. Le reti pubbliche sono meno protette di quelle private, e gli hacker possono facilmente accedervi intercettando dati personali, come quelli della carta di credito. Mai acquistare online o collegarsi al proprio home banking quando si è connessi a un wi-fi di pubblico dominio; e, soprattutto, una volta terminata la navigazione ricordarsi sempre di scollegare i propri device da e-commerce e siti a pagamento.
TENTAZIONI LAST MINUTE: OCCHIO AI SITI FALSI e alle truffe
In alta stagione, quando i prezzi di voli e hotel risultano spesso proibitivi, è facile essere tentati da allettanti offerte last minute se ancora non ci si è organizzati per le vacanze. Se però l’offerta è troppo bella per essere vera… probabilmente non lo è! Chi spera di riuscire ad acquistare un biglietto aereo o a bloccare una camera d’albergo accedendo al link che arrivano via e-mail o sms e accettando i cookie, deve fare attenzione a non incappare in siti falsi. Sono simili in tutto e per tutto a quelli di compagnie aeree o agenzie di viaggi online.
BANCOMAT: COME TUTELARSI DA “SKIMMING” E “SHIMMING”, le truffe di oggi
In vacanza difficilmente si porta con sé troppo denaro contante: aumentano così le occasioni di prelievo al bancomat e quindi le truffe. Anche in questo caso, però, la prudenza è d’obbligo. I bancomat possono infatti essere oggetto di skimming, manomissioni che hanno lo scopo di introdurre dispositivi di lettura di carte nell’apparecchio. I dispositivi di skimming possono essere inseriti anche nei terminali POS dei punti vendita o nelle pompe di benzina. Alcuni sono così piccoli da potere essere nascosti in una mano. Una forma ancora più aggiornata di skimming è lo shimming, il cui obiettivo è registrare o rubare i dati sensibili presenti nei chip incorporati nelle carte bancarie.
Come difendersi dalle truffe? Poche e semplici le regole: scegliere sempre apparecchi sicuri da usare, bene illuminati, esposti agli occhi dei passanti e possibilmente al chiuso. Verificare sempre che lo sportello risulti integro e privo di dispositivi extra attaccati. Prestare la massima attenzione a digitare il PIN in modo da non essere visti, sistemandosi di fronte alla tastiera. Dopo il prelievo riporre immediatamente con sé la carta e la ricevuta, che per i criminali sono una ghiotta fonte di dati per fabbricare false carte e accedere ai soldi dei consumatori.
In caso di problemi come la mancata restituzione della carta, guai ad accettare l’assistenza da sconosciuti. La cosa più saggia da fare è restare accanto alla macchina e chiamare il numero di assistenza 24/7 della propria banca per bloccarla.