Condividiamo, magari in diretta web con parenti e amici, la gioia di preparare un giorno speciale. Spazio alla creatività, all’immaginazione, usiamo il nostro vocabolario emotivo insieme ad un pizzico di fantasia, anche in cucina, per creare un’atmosfera di festa guardando al futuro in positivo, nella vecchia accezione del termine. Buon Natale da tutti noi di Whilma
Una delle festività ricorrenti capace di coinvolgere grandi e piccini è senza dubbio il Natale. La famiglia che si riunisce, poter vedere le reazioni di gioia all’apertura dei regali, le tradizioni che riportano il pensiero alla propria infanzia e il ricordo di chi non può essere fisicamente con noi ma che resta sempre nei nostri cuori. E anche chi non è particolarmente patito di fiocchetti, neve finta, renne e babbi natali festanti non resta certo immune dalla tipica atmosfera calda e rassicurante che solo il Natale sa regalare.
Tuttavia un aggettivo in particolare, presente in quest’ultima frase, echeggia un significato non proprio gioioso; un significato che avvelena un po’ l’atmosfera natalizia, che quest’anno è bene che resti protetta. La parola “immune” è stata pronunciata e scritta in ogni dove nell’arco dell’ultimo anno e non è la sola parola che ha subìto una modificazione del proprio valore semantico.
Se prendiamo ad esempio la parola “positivo”, questa ha adottato un significato che è ossimorico a quello originale. Il nostro lessico si è modificato, andando sempre più a rispecchiare quelle che sono le “tendenze” dell’ultimo periodo.
E il nostro vocabolario emotivo? Esso invece è importante che non muti, ma che anzi si ampli per fare spazio a tutte quelle emozioni che al momento non possiamo esprimere attraverso le espressioni facciali o il comportamento non verbale. Se parliamo di abbracci, pensiamo ai biscotti Mulino Bianco e non più certo all’incastro pacifico di due corpi, i quali devono invece stare a debita distanza. Laddove quindi il corpo non può esserci, c’è la mente
È anche vero però che Natale 2020 sarà diverso dagli altri che abbiamo vissuto finora e forse questo dovrebbe darci un motivo in più nel renderlo ancora più speciale. Sarà un Natale particolare e senz’altro fuori dal comune: non ci sono notizie che lo accertino ma è probabile che in occasione di questa festività ci saranno famiglie che vivranno la giornata distanti, divisi da una linea invisibile che delimita il confine del proprio comune, senza quindi avere la possibilità di riabbracciare coloro che, per infinite ragioni, “si vedono una volta all’anno”.
Forse per davvero “faremo Natale su zoom”, come recitano alcuni ultimi meme che girano sulle varie piattaforme web… e forse, paradossalmente, c’è chi con la scusa della pandemia e per non infettare “perché non si può mai sapere”, potrà viversi un Natale lontano dai borbotti di parenti perennemente incontentabili, insoddisfatti del cappone ripieno che è venuto troppo asciutto, delle tartine che hanno troppa gelatina e che forse a sto giro il vino sapeva un po’ di tappo.
Cercare l’ingrediente giusto
È anche vero però che molti sarebbero disposti a sorbirsi anche lo zio più scorbutico pur di non rimanere a casa da soli a festeggiare il Natale. Ma abbattersi non è mai una soluzione vincente; la malinconia non è l’ingrediente giusto che ci serve per arricchire le nostre pietanze e le nostre giornate. Non bisogna per forza sbizzarrirsi e scatenarsi all’inseguimento della ricetta perfetta per regalarsi un gesto affettuoso, bastano piccole cose che spesso per la mancanza di tempo non si ha modo di fare. Scegliere l’ingrediente giusto per preparare il proprio speciale “confort food”, con l’aiuto di così tanti innovativi elettrodomestici sarà una gioia regalare una coccola a noi stessi e alla nostra famiglia, anche se quest’anno un po’ “ristretta”.
E perché no, questo può anche essere un modo per premiarsi per essere riusciti, nonostante tutto, ad arrivare alla fine di questo anno così caotico e turbolento che non ci ha lasciati un minimo di tregua ma che anzi ci tiene continuamente in guardia e sull’attenti per parare ogni minimo colpo che potrebbe arrivare da un momento all’altro.
Sfruttiamo gli eventi correnti per allentare per un attimo, per un solo giorno, i livelli di stress supersonici che abbiamo raggiunto in questi lunghissimi dodici mesi, vivendo in una costante bolla di preoccupazioni, pensieri e incertezze riguardo il futuro.
Lo sappiamo, vivere nell’incertezza non ci piace: ci piacciono le abitudini, le cose ordinarie e qualche avventura ogni tanto per provare a noi stessi che amiamo il brivido. Purtroppo però è necessario in alcune situazioni, fare appello al nostro senso di adattamento. Non è per niente facile e non basta pensarlo perché si realizzi. Quello che si può cominciare a fare è scomporre la situazione macro in tanti piccoli tasselli e piano piano concentrarsi su ognuno di questi. Un punto di partenza potrebbe essere quello di vedere il fatto di passare le festività da soli, come un’occasione per concedersi un momento per sé, con il solo scopo di vivere una giornata in tranquillità. Per esempio trovare l’ispirazione per creare ricette sfiziose giusto per togliersi una voglia. Ci meritiamo di evadere anche solo per una giornata da questa realtà così incasinata, confusa e malinconica facendo finalmente ciò che amiamo fare ma a cui normalmente non dedichiamo mai abbastanza tempo.