A seguito dell’avvento della digitalizzazione di massa che ha conosciuto la sua massima espressione durante il periodo pandemico, si è assistito a una modificazione radicale e irreversibile della nostra quotidianità.
Da un punto di vista neurologico, la tecnologia ha la capacità di andare ad agire direttamente sulle nostre reti neurali iperstimolando determinate funzioni a scapito di altre, tra cui ad esempio la memoria, così come la capacità di riflessione e ragionamento.
Basti pensare a quanti GB di memoria occupa il rullino fotografico digitale dei nostri cellulari e a quanto ricordiamo effettivamente di ciò che abbiamo fotografato… quei GB prima erano engrammi del nostro cervello.
A questo si aggiunge il modo in cui il Web e poi l’Intelligenza Artificiale, hanno portato a una riorganizzazione di come noi percepiamo noi stessi e il mondo, la nostra immagine e di riflesso della modalità con cui entriamo in relazione con gli altri. Ecco quindi che tutto questo, unito alla logica del “profilo social”, ha virtualizzato l’interazione sociale, conducendo a un impoverimento del nostro essere umani.
Come mantenere e conservare quindi la nostra essenza umana in questo ineluttabile e progressivo processo verso l’ibridazione digitale?
A questa e ad altri quesiti, si propongono di rispondere Riccardo Marco Scognamiglio, Simone Matteo Russo e Matteo Fumagalli, psicologi e psicoterapeuti di lunga esperienza nonché autori del libro “Il narcisismo del You. Come orientarsi nella clinica digitalmente modificata”.
Un testo in cui si analizza e viene scandagliata la questione digitale che orbita attorno alle sfide educative navigando nel mare della complessità esistenziale dell’oggi.
Di questo e molto altro si parlerà durante l’evento organizzato con la collaborazione del Centro Culturale “Veritas et Virtus Semper” di Milano.
COME PARTECIPARE?
La serata è a ingresso gratuito e si terrà il 26 settembre alle 21:00 a Milano presso la Sala Multimediale dell’Istituto San Gaetano in Via Mac Mahon, 92.
Per maggiori informazioni cliccate qui.