conservazione sottovuoto

Sottovuotare, un’espressione che dovremo imparare ad usare ed un’azione che dovremo fare sempre più spesso. Nuovi comportamenti antispreco per conservare gli alimenti più a lungo e per preservarne integra la freschezza e i valori nutrizionali.

Nel mondo

Si stima che circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale, passando per la produzione, distribuzione e vendita al dettaglio, fino a giungere sulla tavola del consumatore finale, vada interamente sprecato, per un costo complessivo di oltre mille miliardi di dollari. Un quantitativo che espresso in tonnellate rende ancora di più l’idea: la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, ha fatto riferimento a 1,3 miliardi di cibo sprecato ogni anno a livello globale, con una tendenza a salire decisamente preoccupante visto che nel 2030 lo spreco supererà i 2 miliardi di tonnellate. Un vero peccato per l’umanità: una parte degli alimenti che sistematicamente viene smaltita come rifiuti basterebbe infatti a sfamare, in un anno, più di 800 milioni di persone.

In Italia

Osservando il fenomeno su scala nazionale, i dati forniti dal Ministero dell’Agricoltura e dall’Università di Bologna non sono meno preoccupanti: in media, ogni famiglia italiana spreca 84 kg di cibo all’anno, vale a dire circa 37 kg di cibo per persona.
La conferma arriva dal rapporto dell’Osservatorio nazionale Waste Watcher sulle abitudini degli italiani in tema di contenimento degli sprechi di cibo: ogni anno finiscono nella pattumiera della famiglia-tipo italiana ben 145 kg di alimenti non consumati per un valore di 360 euro. Lo stesso studio mette in evidenza come il 75% dello spreco alimentare avvenga proprio in famiglia, cioè nelle nostre abitazioni, quindi nei ristoranti e nelle mense aziendali. Dal canto loro, le famiglie italiane sono poco informate in merito alle norme antispreco: l’Osservatorio sottolinea come il 57% degli italiani sia sensibile al tema, mentre il 43% accetta gli sprechi senza preoccuparsene troppo.
È interessante notare come dopo il pane, i cibi che maggiormente si sprecano sono la carne e il pollame freschi, il pesce fresco, i formaggi, le verdure, i salumi e gli insaccati. Insomma, gli alimenti che più facilmente finiscono nel carrello della spesa.

conservazione sottovuoto alimenti

Conservare i cibi sottovuoto

Numeri di questo genere impongono un’attenta riflessione che porti più in fretta possibile a una soluzione. Nuove abitudini e nuove modalità di comportamento, come la conservazione sottovuoto domestica possono ridurre drasticamente gli sprechi alimentari ed economici a livello familiare.
Conservare sottovuoto significa eliminare dal contenitore dove abbiamo riposto gli alimenti, sia crudi che cotti, l’aria e l’ossigeno elementi principale causa dell’ossidazione e del conseguente sviluppo di agenti microbici che alterano la natura dei cibi. Esiste sul mercato una vasta gamma di apparecchi preposti a questo scopo che rispondono alle esigenze di ogni famiglia, compatti, semplici da utilizzare completi di accessori, sacchetti in plastica, scatole e barattoli di tutte le dimensioni e con diverse capienze che si collegano alle macchine tramite un sistema di aspirazione.
Qualche esempio: il classico pezzetto di formaggio coperto semplicemente con della pellicola resisterà in frigorifero se va bene due settimane, sottovuoto lo ritroveremo perfetto anche dopo 4 settimane. La verdura fresca che dopo qualche giorno implora di essere cucinata, resisterà come appena acquistata fino a 2 settimane. Ancora meglio nel congelatore, per carne e pesce non vanno mai superati i 6 mesi, ma se sottovuoto li possiamo conservare, idealmente, fino a 2 anni. Mediamente l’integrità dei cibi si mantiene fino a cinque volte più a lungo rispetto ai metodi tradizionali. Non solo un significativo risparmio economico, ma anche la garanzia di salvaguardare la nostra salute consumando cibi che hanno mantenuto inalterate tutte le loro proprietà nutritive.

Marinare i cibi sottovuoto

Un tristissimo petto di pollo può trasformarsi in un piatto più che gustoso, basta marinarlo con pochi semplici ingredienti: un po’ di salsa di soia, un pizzico di zenzero, scorza di limone, una macinata di pepe, una leggera laccatura di miele. Ma perché la carne assorba profumi e sapori ci vuole tempo, minimo un’ora in frigorifero. Invece mettendo la carne sottovuoto bastano pochi minuti perché si insaporisca e sia pronta per essere cucinata. Perfetto anche per spiedini di carne, verdure, frutta, tutto quanto a cui si desideri aggiungere aroma e sapore.

marinare cibo